L’evento internazionale di moda sposa che ha unito brand di tutto mondo
Si è conclusa ieri la settimana più attesa dell’anno per il settore abbigliamento sposa con il record di marchi e più di 900 abiti sulla passerella per presentare le tendenze 2020.
Alla manifestazione, quest’anno con un nuovo nome nato dall’accordo di co-branding con il marchio svizzero di cosmetici di lusso Valmont, hanno partecipato 429 brand, il 74% dei quali internazionali.
Sulla passerella dell’evento di settore più grande del mondo hanno sfilato più di 900 abiti di 35 marchi di nazionalità diverse tra cui Marchesa, brand inglese fondato da Georgina Chapman e Keren Craig, e Zac Posen, celebre designer del programma televisivo statunitense Project Runway, entrambi alla loro prima esperienza di Bridal Fashion Week.
Moltissimi degli abiti presentati hanno rivelato che la tendenza principale 2020 sarà la linea ampia ad A per la gonna. Si è, invece, scelto di giocare con patterns e volumi differenti per il corpetto: ogni brand ha interpretato diversamente la parte superiore dei vestiti in modo da differenziarsi dai concorrenti.
Anche quest’anno Barcellona ha confermato di essere il centro migliore per la divulgazione e la conoscenza sartoriale riguardo il settore cerimonia: la fiera, infatti, è stata scelta non solo come luogo ottimale per mostrare le nuove tendenze 2020, ma anche per discutere lo studio intitolato “Millennials and Generation Z Bride”. Il rapporto economico sul settore abiti da sposa è stato commentato insieme al suo redattore Josè Louis Nueno, professore ed esperto di industria di moda.
E’ stato fatto un ulteriore passo avanti verso l’innovazione rispetto agli anni passati: durante la VBBFW hanno avuto luogo workshop tenuti dall’istituto europeo di design riguardanti la possibilità dell’utilizzo di nuove tecnologie fuse al Know-how artigianale di ogni paese.
Alice Minì