Bridal Couture non convenzionale: abiti come opere d’arte da Tel Aviv
C’è sempre stata una sorta di antagonismo storico tra moda e donne di potere insieme alla convinzione che le donne debbano sacrificare la loro femminilità per ottenere autorità e rispetto. L’ondata di new feminism che ha percorso le passerelle di tutto il mondo durante le ultime fashion week sembra finalmente ribaltare questa tendenza e Limor Rosen non è da meno.
La giovane stilista israeliana, apprende studiando all’Accademia di Belle Arti di Bezalel come relazionarsi agli abiti come se fossero opere d’arte e non solo capi di abbigliamento; specializzandosi successivamente in moda all’Istituto Europeo di Design di Madrid la designer entra in contatto con il mondo e con l’industria dell’alta moda europea e internazionale.
Dopo un’esperienza come designer nel team di Diane von Furstenberg a New York, Limor fonda a Tel Aviv il suo studio e brand Limor Rosen Bridal Couture, nel cuore della città nel quartiere delle gallerie.
La designer è cresciuta in una famiglia di sarti e stilisti; la nonna e la madre fondarono sessant’anni fa la Miriam School of Dressmaking a Tel Aviv, dopo essere emigrate dall’Argentina. Provenendo così da generazioni di pionieri della moda tra i primi a stabilirsi in Israele, il fashion design è stato per Limor una scelta naturale.
«Il vecchio manichino da sarta, le macchine per cucire e per la maglieria, il metro a nastro e i fili – sono tutti impressi nella mia memoria come parte di ogni visita a mia nonna, una tra le prime stiliste ad emergere nella moda israeliana.»
La filosofia del brand Limor Rosen Bridal Couture non si fonda però solo sull’heritage familiare della stilista, ma su design minimalista non influenzato dai trend stagionali, e soprattutto sulla continua ricerca e attenzione ad ogni dettaglio che rendono possibile la realizzazione di abiti da sposa che sono vere e proprie opere d’arte.
Modelli morbidi, fluenti e preziosi tessuti accuratamente selezionati compongono così meravigliosi abiti realizzati senza compromessi.
Con la collezione Free Spirit 2018 la stilista cerca di sfumare i confini della femminilità classica con l’intenzione di infrangere ogni convenzione. Gli abiti incarnano una femminilità nuova e potente, la collezione racconta una donna libera, dallo spirito bohémien che si sente irresistibile agli occhi del mondo proprio grazie a questa riconquistata libertà.
La scelta dei tessuti floreali e dei decisi pattern geometrici che troviamo su pizzi, applicazioni e ricami, si intreccia con i più delicati tulle e chiffon di seta dando vita ad una collezione elegante e spontanea che richiama momenti di spensieratezza come una passeggiata sulla spiaggia o una corsa a piedi nudi su un prato.
Anche attraverso le immagini di questa collezione Limor Rosen trasmette alla perfezione l’atmosfera boho chic e la volontà di rompere gli schemi passando da eterei abiti in tulle ad un abito spezzato composto da un crop top ricamato abbinato ad una gonna lunga decorata da paillettes. Non mancano abiti a maniche lunghe in pizzo con applicazioni e audaci scollature sulla schiena; i fiori su alcuni abiti sono ricavati attraverso il taglio laser 3D dei preziosi tessuti.
Tra gli abiti che lasciano il segno e che colpiscono per la loro originalità troviamo il modello Cameron, aderente e realizzato in pizzi e perline che richiamano elementi naturali, con intagli di tulle trasparente all’altezza dei fianchi; e l’abito Kate, romantico e dal corpetto strutturato sostenuto da cinturini, interamente ricamato con motivi che richiamano un cielo stellato.
Attraverso la rottura degli schemi e l’esaltazione di una nuova femminilità, l’idea di quest’ultima collezione è quella di rendere possibile ad ogni donna esprimere se stessa ed affermare la propria libertà soprattutto nel giorno che ricorderà per sempre, il giorno del suo matrimonio.
Irene Zenoni